I colori Pactra sono stati poco utilizzati in Italia. Nel negozio più importante della mia zona, circa 30 anni fa, ne avevano una serie e me ne rifilarono un paio di prova, che conservo ancora e a questo punto cercherò di fare delle prove. Purtroppo ho notato anch'io, come Aurelio, che certi colori acrilici si comportano in modo imprevedibile.BravoYankee17 ha scritto: ↑9 gennaio 2021, 15:26 Detto questo ti sei fatto un'idea precisa sulla tipologia dei colori Pactra? Che siano acrilici e non smalti è confermato, ma vinilici o alcolici?
Giusto per chiudere la discussione, a meno di altri contributi che sono sempre i benvenuti, ho provato ad applicare i Pactra codice A a pennello direttamente dalla boccetta senza ulteriore diluizione e, anche dopo un minuto abbondante, potevo ripassare sul colore steso senza avere l'effetto pastone che ottengo con i Tamiya applicati nello stesso identico modo.
Per questo motivo sono propenso a pensare che i Pactra serie A siano acrilici vinilici.
Buon weekend a tutti, Fabiano.
Ad esempio gli acrilici vinilici di Humbrol (difficli da trovare, ordinati direttamente ad Hornby, anni addietro) si comportano i modo anomalo da una tinta all'altra utilizzando il suo Thinner originale. Esso è un miscuglio di acqua ed altre sostanze tra cui alcune anche sintetiche. Stesso discorso anche con i vinilici Italeri. In particolare tutti i vinilici ho notato che si comportano molto bene con il diluente Vallejo Airbrush Thinner (anche a pennello).
Infine c'è da dire ormai che i colori Gunze/Tamiya/Real Color e similari con Laquer Thinner ed Alcool Isopropilico o X-20A sono i colori più "sinceri" e prevedibili e gestibili nel loro utilizzo we per tale motivo (soprattutto ad aerografo) ormai sono i più utilizzati. Teniamo presenti che sono 40 anni che sono sul mercato, quindi sono stati rodati da molti modellisti.